Agosto, assieme a luglio, è un mese tipico dell’estate mediterranea, caratterizzata da temperature elevate su tutto il nostro territorio, con temporali pomeridiani al nord e siccità al sud.
L’elemento principale che determina questo clima è la distribuzione della pressione atmosferica su tutta la Terra, che in questo periodo presenta, statisticamente, dei valori notevolmente più alti rispetto alla media nella zona dell’Oceano Atlantico settentrionale. Questa conformazione si presenta in forma stabile nel periodo di luglio ed agosto di ogni anno e per la posizione in cui si trova è detta “Anticiclone delle Azzorre”.
Nella prima parte del mese le temperature sono molto elevate, soprattutto al sud, per tre motivi:
- i raggi solari arrivano al suolo quasi perpendicolarmente, a causa della latitudine;
- il numero di ore di soleggiamento è elevato in quanto il cielo è quasi costantemente sereno, specie al sud, mentre al nord, nel pomeriggio, si hanno molte nubi e spesso degli acquazzoni;
- la pressione atmosferica è più alta della media annuale, a causa della maggior influenza dell’anticlone delle Azzorre e di conseguenza i movimenti verticali nell’atmosfera sono principalmente discendenti, con conseguente riscaldamento dell’aria per compressione adiabatica.
Nella prima decade del mese spesso si verificano i massimi valori annuali (ad es. a Bari si sono avuti 44.8°C nel 1994). Le ondate di calore sono frequenti e spesso nelle città si ha un elevato indice di disagio climatico a causa dell’afa che blocca la sudorazione ed impedisce al nostro organismo di svolgere la sua azione di auto regolazione termica, che invece svolge con successo quando l’aria è più secca e ventilata. Tuttavia, in media, le temperature sono comprese tra 25° e 32°C nelle ore diurne e tra 18° e 24°C nelle ore notturne.
Le precipitazioni hanno invece un diverso andamento: al nord il forte riscaldamento del suolo e la forte umidità presente sulla Pianura Padana, innescano dei movimenti verticali nell’atmosfera che portano alla formazione dei cumulonembi, per cui, dal primo pomeriggio fino alla sera si ha frequentemente la formazione di violenti temporali.
Al sud invece l’assenza di vasti terreni carichi di umidità e la maggior presenza di venti discendenti ostacolano notevolmente la formazione dei temporali.
Nella seconda parte del mese l’influenza dell’anticiclone delle Azzorre comincia ad entrare nella sua fase discendente e la fascia dove scorrono le perturbazioni sull’Europa centrale si abbassa di latitudine, fino a sfiorare le Alpi. Le temperature cominciano a diminuire e le ondate di calore sono sempre più rare o inesistenti, in ogni caso non riescono a creare delle vere e proprie condizioni di disagio.
Le precipitazioni sono caratterizzate dalla cosiddetta”burrasca di ferragosto”, una tipica perturbazione frontale che si verifica attorno a quella data, con un alto indice di persistenza.
Essa ha una breve durata, in media da 1 a 2 giorni, dopodiché le caratteristiche dell’estate riprendono a manifestarsi, anche se il tempo comincia a diventare variabile e, in media, entro la fine del mese si ha il passaggio di un’altra perturbazione, che colpisce più sensibilmente le regioni settentrionali e quelle del versante adriatico, ponendo fine alla siccità estiva anche nelle regioni interessate dall’estate mediterranea.
Ad agosto i venti sono deboli nell’entroterra, mentre lungo le coste si presentano a regime di brezza, con temporanei rinforzi provenienti dal mare ad iniziare dalle prime ore del pomeriggio fino al tramonto del sole.
I mari sono calmi o poco mossi, anche se nell’ultima parte del mese sul Mar Ligure e sul Mare di Sardegna si hanno dei notevoli rinforzi da ovest.
Nelle foto, la posizione dell’anticiclone delle Azzorre nel mese di agosto ed un temporale nel Triveneto, tipico di questo periodo.
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