È
un brano del libro (ebook) “Il Clima e l’Ambiente”, di Alfio Giuffrida,
disponibile su Amazon ( http://t.co/L1oZOWLK
).
Fa parte del Verismo Interattivo, il nuovo genere letterario introdotto dall’autore, che consiste nell’inserire, all’interno del testo, degli argomenti culturali e di attualità che il lettore può approfondire partecipando al Forum sul sito http://www.alfiogiuffrida.com/Forum.aspx . In questo libro gli argomenti trattati sono: Il Diluvio Universale (è realmente accaduto oppure è stata una punizione divina?). I Medicane (uragani nel Mediterraneo, sono possibili?). Il Telelavoro (è possibile lavorare da casa?). Il clima di città (la presenza dell’uomo modifica il clima di una regione?), .. e molti altri.
Fa parte del Verismo Interattivo, il nuovo genere letterario introdotto dall’autore, che consiste nell’inserire, all’interno del testo, degli argomenti culturali e di attualità che il lettore può approfondire partecipando al Forum sul sito http://www.alfiogiuffrida.com/Forum.aspx . In questo libro gli argomenti trattati sono: Il Diluvio Universale (è realmente accaduto oppure è stata una punizione divina?). I Medicane (uragani nel Mediterraneo, sono possibili?). Il Telelavoro (è possibile lavorare da casa?). Il clima di città (la presenza dell’uomo modifica il clima di una regione?), .. e molti altri.
Tra gli eventi meteorologici
di rilievo che si sono verificati nel passato, il Diluvio Universale merita un particolare interesse, sia per
l’importanza e la vastità che esso ha avuto, sia perché è stato narrato da
persone diverse ma con le stesse caratteristiche, sia per il suo significato
mistico, come è scritto nel più importante dei libri: la Bibbia, dove il
Diluvio è inteso non tanto come un evento meteorologico, ma come una “punizione
divina”, destinata ad annientare l’umanità che si era macchiata di gravi
peccati.
Il primo libro della Bibbia,
la Genesi, [2] descrive nei minimi particolari il diluvio e spiega come esso
sia stato mandato dal Signore per punire la “corruzione umana”. Il versetto
6.13 dice: “Allora Dio disse a Noè: Mi son deciso, la fine di tutti i mortali è
arrivata …” e continua (versetto 7.11): “nell’anno seicentesimo della vita di
Noè, nel secondo mese, nel diciassettesimo giorno … le cataratte del cielo si
aprirono”.
Già, proprio il giorno
diciassette segna l’inizio del Diluvio Universale, questo, secondo l’opinione
più accreditata, è il motivo per cui, nella cultura mediterranea, il numero 17
porta sfortuna.
Sempre dalla Bibbia leggiamo
(versetto 7.17) che “Il diluvio venne sopra la Terra per quaranta giorni ….
Così fu sterminata ogni creatura esistente sulla faccia del suolo”. Ma se le
piogge durarono incessantemente per quaranta giorni, le acque coprirono
completamente la Terra per ben cinque mesi, come racconta ancora la Bibbia e fu
solo alla fine del settimo mese di alluvione che “apparirono le vette dei
monti” e Noè (versetto 8.10) “ rilasciò la colomba fuori dall’arca e …. tornò
con una foglia di ulivo …”.
Sappiamo inoltre che nel 2350
a.C. in Mesopotamia, Re Sargon nel costruire il suo palazzo reale a Ninive
realizzò una immensa biblioteca di
tavolette di argilla. Essa tuttavia andò quasi tutta distrutta e quel poco che
rimase fu sepolta dalla sabbia.
Grazie agli scavi effettuati
in tempi recenti, tra le 10.000 tavolette (oggi visibili al Louvre di Parigi e
in altri musei) gli archeologi hanno recuperato il Poema di Gilgamesh, che
narra di un eroe che può essere paragonato ad Ulisse, anch’egli celebre per i
suoi viaggi nelle terre allora conosciute.
Durante uno di questi lunghi
viaggi Gilgamesh incontra un vegliardo scampato al diluvio universale perché,
allo stesso modo di Noè, si era costruito un’arca. Il poema quindi, scritto
secondo i ricordi sumerici, costituisce la controparte del racconto biblico del
diluvio, in lingua babilonese e assira.
Ma se la Mesopotamia è
geograficamente vicina a Israele, sede principale dei racconti biblici, ci sono
altre leggende, provenienti da civiltà lontane, che raccontano una storia
collegata al Diluvio. Noè, secondo la Genesi biblica, era uno dei patriarchi:
personaggi che hanno raggiunto un'età straordinaria, famosi per essere i
discendenti di una misteriosa razza di Giganti. Secondo il calendario Maya noi
viviamo un "giorno galattico", suddiviso in cinque Ere. La terza di
queste, detta Era del Fuoco, è finita nell'anno 8238 avanti Cristo a causa di
un "Grande Diluvio", in cui un uomo (guarda caso un gigante) riesce a
salvare l’umanità rinchiudendo gli animali in una Arca per farli sopravvivere
all'ira degli Dei
Racconti di Diluvi Universali
sono presenti in ogni cultura e ad ogni latitudine del pianeta. In tutte le
mitologie compare tuttavia un binomismo tra evento meteorologico e punizione
divina. Questo può dipendere dal fatto che, nel subconscio umano, il Diluvio
rappresenta la “più grande catastrofe possibile”, la più temuta, quella che Dio
potrebbe mandare sulla Terra per estinguere il genere umano.
Al di la della narrazione
Biblica, la pianura della Mesopotamia da sempre è effettivamente soggetta a
grandi alluvioni, che possono essere causate sia da piogge torrenziali, sia
dall’improvviso scioglimento, in primavera, delle nevi che si formano
abbondanti sui rilievi del Caucaso.
Utilizzando la tecnica dei
carotaggi del terreno, i geologi hanno individuato alcuni anomali strati di
terreno sedimentario, che potrebbero essere stati causati da altrettanti
“diluvi”, centrati intorno al 12400, 10.000, 6000 e 5500 a.C..
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