Gamla è tutta un’isola pedonale, con le strade ciotolate e piene di negozi di artigianato, il suo cuore di è Stortorget, la piazza dove c’è l’Accademia di Svezia. I ristoranti sono molti e si mangia bene, provate il Michelangelo, dove sono stati ospiti molte personalità di tutto il mondo, tra cui alcuni italiani.
A Gamla c’è il negozio di Lena Linderholm, dove si possono acquistare
le tovaglie artigianali che l’artista dipinge nel suo girovagare tra Svezia e Provenza,
assieme al marito musicista Gosta Linderholm.
Sulla terraferma c’è il quartiere dello shopping, dove si
accede dalla strada durante l’estate, mentre in inverno, quando fa freddo, è
meglio percorrere i sottopassaggi, che costituiscono un vero e proprio livello
coperto, dove si aprono gli ingressi dei negozi, permettendo di stare
comodamente al caldo mentre fuori ci sono 15 gradi sotto zero.
Sul lungomare di Strandvagen si affacciano gli edifici più
eleganti e i negozi delle griffe e, tra le vetrine di Armani e Dior, ecco
Saluhall, il mercato coperto. Ma non aspettatevi i pavimenti scivolosi davanti
agli espositori di pesce o i cesti stracolmi di verdure! È pulitissimo e il
pesce, se volete, ve lo cucinano e potete mangiarlo seduti come ad un comodo
ristorante; il salmone marinato che ho mangiato da Lisa Elmovist è il migliore
che ho assaggiato nella mia lunga carriera di “buongustaio” (vedi il discreto
numero di recensioni su Tripadvisor).
A Stoccolma si gira bene con gli autobus turistici, sono
comodi e puliti (anche i vetri, che non disturbano la foto al teatro dell’opera),
o con il battello, che fa il giro delle isole (non preoccupatevi, il comandante
non è Schettino).
Per fare un pò di cultura, c’è il Museo Vasa, dove è stato
sistemato l’unico vascello al mondo, affondato il 10 agosto 1628, a poche
centinaia di metri da dove era stato appena varato, che sia giunto ai giorni
nostri, con oltre il 95 percento dei suoi componenti originali conservati, e le
sue centinaia di sculture.
Li vicino c’è il museo degli ABBA, il complesso
musicale che negli anni ’70 ha fatto concorrenza ai Beatles e ai Rolling
Stones.
Non siate scettici, entrate, è bellissimo! In un attimo vi ritrovate in mezzo a loro, in quell’ambiente folle che ha fatto definire “mitici” quegli anni. C’è l’enorme consolle dove venivano elaborati i loro brani, il loro studio, le sale di incisione dove potete esibirvi anche voi a cantare una loro canzone come con il karaoke o ballare tra le loro immagini virtuali tridimensionali.
Insomma un paio di giorni a Stoccolma sono proprio ben spesi.
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